Ed arriva, come ogni inizio di settembre, qui in Calabria, il tramonto più suggestivo dell’anno: la palla rossa del sole che lentamente scende nella bocca dello Stromboli fino a scomparire dentro il vulcano.
Per noi del Sambalon che abbiamo la fortuna di essere presenti, anche a settembre, qui sulla Costa degli Dei, questo momento è importantissimo: una combinazione magica in cui i centinaia di tramonti che vediamo durante l’anno trovano il massimo compimento.
Noi lo diciamo sempre e i nostri ospiti più attenti lo capiscono già dal loro primo imbrunire: c’è qualcosa di mistico nei nostri tramonti. Il cielo si colora di tutte le sfumature dal rosso del sole al celeste del cielo. Le nuvole si tingono di bagliori violacei o gialli, a seconda della loro posizione e forma. Le strisce rossastre riempiono orizzontalmente il cielo, fino a Tropea, che si tinge magicamente. Il mare, caldissimo a quest’ora, cambia colore riflettendo il rosso del tramonto. Lo Stromboli, immobile e imponente, al centro, ringrazia gli spettatori con un suo sbuffo di fumo, come a ricordar loro che è ancora attivo e presente nonostante l’età. E alla sinistra del vulcano appaiono le altre Isole Eolie, Panarea e poi Lipari e poi quelle più lontane, Alicudi e Filicudi.
E mentre cerchiamo di contenere questa molteplicità di emozioni ci accorgiamo che il sole è già basso, che ormai è sulla bocca dello Stromboli e lo illumina e lentamente entra dentro e lo riempie come se fosse lui stesso, il sole, che nutre lo Stromboli del suo fuoco e lo mantiene vivo.
Il sole è calato. La luce rossa rimarrà ancora ben visibile per diverso tempo prima che appaiano le stelle.
Noi ci lasciamo prendere un po’ dalla malinconia dell’estate che sta finendo, ma aver assistito ancora una volta a questo rito annuale ci riempie il cuore di serenità. C’è ancora un’altra estate che ci aspetta, altri tramonti, altri sbuffi, e riflessi, e colori… Alla prossima estate, Sambalon!